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Per viaggiare con il proprio gatto in Italia o all'estero è utile - e molte volte obbligatorio - avere con sé una serie di documenti, che sono:

Libretto delle vaccinazioni: riporta i dati del proprietario, i dati del gatto, le vaccinazioni e la data in cui queste sono state effettuate. È compilato da un medico veterinario.
Certificato di buona salute: dichiara lo stato di buona salute del gatto. È stilato da un medico veterinario.
Certificato di vacinazione antirabbica : rilasciato da un medico veterinario o dal Servizio Veterinario dell’ASL, attesta l’avvenuta vaccinazione del gatto contro la rabbia.
Certificato internazionale di origine e sanità per l'espatrio: rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASL, attesta la provenienza dell’animale, il suo stato di salute e le vaccinazioni obbligatorie a cui è stato sottoposto. Ha una validità è di 30 giorni ed è indispensabile per rientrare in Italia, oltre che per recarsi all'estero, dove può anche essere rinnovato. Non tutti i Paesi riconoscono la stessa durata di validità: ad esempio in Brasile vale solo 5 giorni.

Se ci si reca all’estero, è opportuno informarsi preventivamente sulle norme sanitarie (vaccinazioni, certificati ed eventuale quarantena che tiene lontano il gatto dal proprio padrone) che interessano il Paese che si vuole visitare. Per l’espatrio, dove è obbligatorio, o per la Sardegna occorre vaccinare il gatto contro la rabbia almeno un mese prima della partenza.

Anche se certe vaccinazioni non sono obbligatorie per il posto dove vi recherete, può essere utile proteggere comunque il gatto dalla potenziale aggressione di agenti patogeni colà presenti. Chiedete perciò consiglio al vostro veterinario se è opportuno che il vostro micio segua qualche profilassi (ad esempio una vaccinazione o la somministrazione di farmaci).

Per ulteriori informazioni o chiarimenti si possono contattare:

Ministero della Salute
Assessorati Regionali alla Sanità - Servizi Veterinari
Ordini Provinciali dei Veterinari