scegli la razza:
 





Sito ospitato da Infodomus

   

PETS

Da qualche anno i gatti a seguito di viaggiatori possono accedere nel Regno Unito senza dover essere sottoposti ai sei mesi di quarantena, purché rispettino i requisiti stabiliti dal Progetto PETS (Pet Travel Scheme). Le norme valgono sia per i soggiorni temporanei sia per i soggiorni definitivi.
Viaggiatori e gatti a seguito devono provenire dai paesi che aderiscono al Progetto e l'ingresso in Gran Bretagna potrà avvenire solo attraverso determinate rotte aeree o navali e con determinate aerolinee o compagnie di navigazione.

Le condizioni che il gatto deve soddisfare sono:

  1. provenire da uno dei Paesi che aderiscono al progetto (per l'Italia sono compresi Repubblica di San Marino e Città del Vaticano);
  2. essere dotato di microchip;
  3. essere stato vaccinato contro la rabbia con vaccino inattivato;
  4. essere stato sottoposti ad analisi del sangue presso un laboratorio ufficiale;
  5. aver ricevuto un trattamento contro determinati parassiti in modo che al momento dell'imbarco verso l'Inghilterra siano trascorse non meno di 24 e non più di 48 ore;
  6. essere accompagnati da un certificato ufficiale che attesti le condizioni 1, 2, 3, e 4, e da un certificato che attesti la condizione 5.

I paesi che attualmente aderiscono al progetto pilota sono:

Andorra
Austria
Belgio
Danimarca
Finlandia
Francia
Germania
Gibilterra

Grecia
Islanda
Italia
Liechtenstein
Lussemburgo
Monaco
Norvegia
Paesi Bassi

Portogallo
San Marino
Spagna
Svezia
Svizzera
Vaticano
Australia (*)
Nuova Zelanda (*)

*) solo per i cani guida che accompagnano i disabili.

Il microchip, che deve essere applicato sotto la pelle del gatto, è un dispositivo permanente di identificazione il cui numero dovrà essere riportato sulla documentazione sanitaria che accompagnerà l'animale.
Il microchip può essere impiantato sia da un medico veterinario sia dai Servizi Veterinari delle ASL in qualsiasi momento, purché ciò avvenga prima della vaccinazione contro la rabbia e dell'analisi del sangue. Il motivo è che così si è sicuri che l'animale è perfettamente identificabile al momento della vaccinazione.

Per essere vaccinato contro la rabbia il gatto deve avere almeno 3 mesi. Anche in questo caso la vaccinazione, praticata utilizzando un vaccino inattivato, può essere fatta in qualsiasi momento da un veterinario o dal Servizio Veterinario della ASL, ma solo dopo aver impiantato il microchip. Se per caso il micio era stato già vaccinato prima che avesse avuto il microchip, occorre rivaccinarlo.
Il veterinario rilascerà un certificato di avvenuta vaccinazione in cui dovrà essere riportato il numero del microchip.

L'analisi del sangue avviene 30 giorni dopo la vaccinazione, per assicurarsi che il vaccino abbia dato al gatto sufficiente protezione contro la rabbia. Il prelievo può essere praticato da un veterinario o dal Servizio Veterinario della ASL, che invieranno il campione a un laboratorio ufficiale per i necessari accertamenti (al momento l'unico laboratorio autorizzato si trova a Padova). Nel caso le analisi rivelassero che la protezione non è sufficiente occorrerà ripetere vaccinazione e analisi del sangue.

Dall'analisi del sangue con esito positivo devono trascorrere almeno sei mesi prima che il gatto possa entrare nel Regno Unito; durante questo periodo l'animale non potrà andare in Paesi diversi da quelli che aderiscono al progetto PETS.
Dopo il primo ingresso, effettuando regolarmente ogni anno i richiami delle vaccinazioni, il micio potrà viaggiare liberamente con la frequenza desiderata.

Repubblica d'Irlanda

Una deroga alle disposizioni di legge consente l'introduzione in Irlanda di gatti, senza il vincolo della quarantena, a condizione che questi transitino attraverso il Regno Unito con le modalità previste dal Progetto Pilota del Pet Travel Scheme.